Ode al Culo – Poesia ermetica di Roy Gigolo
Nella penombra della sera, accarezzo il mio desiderio
Tenerezza tondeggiante e soave profondità
Fiore sbocciato di una primavera annunciata.
Distesa sul letto sei il fine del mio perché
Sei il sorriso verticale in mezzo a due solitudini
Ordigno di passione e esplosione di piacere.
Mentre ti inarchi tra stupore e voglia
Festeggi la tua femminilità
Infantili brillano i miei occhi al tuo pistillo.
Ti inginocchi mostrandomi l’eternità
Il tuo corpo si oscura della mia ombra
Le mie mani decise ti portano a me.
In una danza di movimenti e sospiri, sparisco nelle tue profondità
Poi, tra buio e luce, luce e buio, in un gemito soffocato, riemergo felice dalle tenebre
Per poi morire, di una bianca e trasparente morte, sulla tua schiena.
Delle molte donne amate
Vani e indefiniti i visi,
in un unico ricordo chiaro... il culo.
Roy
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