Che differenza c'è tra 'Transessuale' e 'Omosessuale'?

Capita di leggere negli articoli o nelle inserzioni ‘’cercasi / offresi accompagnatore ‘’omosessuale’’ ’’ o ‘‘cercasi / offresi escort ‘’transessuale’’ ’’ e la differenza può non essere così evidente o automatica. Tanti assumono che si tratti sotto sotto della stessa cosa, o almeno di sottocategorie. In realtà si tratta di due tipologie di ricerca molto differenti e, per evitare comprensibili ed evitabili delusioni è bene avere un quadro ben chiaro della situazione.
‘’Omosessuale’’ indica qualcuno che è attratto dallo stesso sesso, dal greco antico ‘’homo’’ o appunto ‘’stesso’’. Un uomo omosessuale è attratto da altri uomini, una donna omosessuale è attratta da altre donne e i termini ‘’gay’’ e ‘’lesbica’’ sono rispettivamente dei sinonimi generalmente accettati in tutta la comunità e reclamati con orgoglio da molti anni. Un uomo omosessuale è un uomo, e gli piacciono gli uomini con cui vuole fare sesso e, in alcuni casi, iniziare delle relazioni. Idem per una donna omosessuale.
‘’Transessuale’’, o ‘’trans’’ indica qualcuno che invece non si identifica nel sesso con cui è nato o nata. Chi nasce con un pene ma si sente una donna per esempio è transessuale. In questo caso si tratta di una donna transessuale e può essere eterosessuale e desiderare uomini, o omosessuale e preferire altre donne. Alcuni transessuali, ma non tutti, seguono un percorso che include ormoni come gli estrogeni e addestramento vocale per far sembrare la loro voce più maschile o femminile, a seconda.
Alcuni sono ''out'' nella loro vita di tutti i giorni, e vivono come il genere a cui sentono di appartenere mentre altri preferiscono mantenerlo una faccenda privata.
Diverso ancora è il caso dei travestiti. In questo caso si tratta di uomini che si sentono uomini e sanno di essere uomini ma che per desiderio personale, che può essere connesso a kink o fetish ma anche semplicemente a preferenze, amano vestirsi da donna in modo più o meno sgargiante. Sottocategoria dei travestiti sono le drag-queen: in questo caso stiamo parlando di veri e propri show-men, che hanno degli show e vengono spesso pagati per quello che fanno talvolta anche cifre riguardevoli. Gli show includono costumi e trucco molto complessi, parrucche e di solito un vero alter-ego con nome e personalità distinti da quelli giornalieri della persona. Non tutti i travestiti o drag-queen sono omosessuali, anche se è molto comune. Può capitare che ci sia un occasionale etero, per quanto sia un caso raro.
Tutte le tipologie precedenti, omosessuali, transessuali e anche travestiti possono essere definiti ''queer'', una parola inglese reclamata con orgoglio che indica in senso generale tutti coloro che non appartengono all'ombrello eterosessuale.
L’intersezione tra le varie categorie può creare grattacapi quando si cerca un escort gay. Per esempio, è omosessuale ricercare un escort transessuale che si veste e vive come una donna ma ha un pene? O al contrario, se l’escort è fisicamente un uomo, ma è nato senza pene? In realtà si tratta di preferenze personali che hanno ben poco a che vedere con le etichette che amiamo metterci addosso: se ci sentiamo orgogliosamente queer e/o gay, non c’è niente di male a cercare come escort un partner consenziente e transessuale, di qualsiasi tipo sia purché ci piaccia.
L’unico grande consiglio è di rispettare i pronomi richiesti da chi ci troviamo davanti: a tutti è dovuto rispetto, e se la persona con cui ci stiamo intrattenendo ha delle preferenze è buona educazione seguirle. Sarà sicuramente apprezzato. A parte quello, omosessuale o transessuale, l’importante è che ci sia rispetto reciproco e che l’escort scelto sia di nostro gusto.
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