Turismo sessuale femminile – Roy Gigolo
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Tutti sanno che esiste un turismo sessuale maschile organizzato e ramificato un po' in tutto il mondo, uomini che vanno in vacanze per il mero obiettivo di scopare e divertirsi. Ma si sa poco invece del turismo sessuale femminile parliamo di donne occidentali di età compresa tra i 40 e i 70 anni che preparano la valigia con l’idea di vivere una vacanza che non prevede solo spiagge bianche e mare cristallino, ma anche la presenza di prestanti ragazzotti del posto con i quali accoppiarsi e vivere un’avventura erotica.
600mila donne occidentali partono ogni anno verso lidi esotici per realizzare le proprie fantasie romantiche sessuali. Riguardo l’Italia, stando ai dati dichiarati dall’Ecpat, sarebbero circa 80mila le italiane che partono alla ricerca di incontri sessuali di questo tipo, in maggior misura occasionali e nel 35% dei casi abituali.
La meta più sognata è Santo Domingo, caraibi, Cuba, Giamaica, Capo Verde costituiscono una forte attrazione per le donne che desiderano incontrare uomini disponibili, galanti e che siano ottimi accompagnatori per il divertimento e sessualmente interessati e interessanti.
Coloro che offrono tali servizi vengono definiti beach boys o big bamboo e sono per lo più ragazzi con prospettive socio-economiche basse che adescano donne facoltose o comunque disponibili a spendere. Nella maggior parte dei casi questi ragazzi non si aspettano denaro in cambio della prestazione sessuale, ma piuttosto regali, omaggi e inviti a cena.
Le turiste che sbarcano in questi luoghi sono chiamate volgarmente le bottiglie di latte vuote da riempire e vengono abbordate dai beach boys già all’aeroporto. Anche in spiaggia i beach boys si fanno avanti cercando le donne più bianche o meno abbronzate perché appena arrivate.
La motivazione alla base di questo comportamento sessuale varia: ci sono donne che partono nell’intento di ritrovare la loro femminilità perduta nel proprio Paese, ma anche per esprimere un’esigenza di potere e di affermazione attraverso la superiorità economica esercitando una rivalsa nei confronti della figura maschile.
In genere si tratta di donne che fuggono dalla noia e dall’abitudine, dalla trascuratezza di mariti disattenti o dall’insicurezza dell’età che avanza, oppure sono donne che come gli uomini sono spinte dal semplice gusto del piacere attraverso il potere economico.
Molte delle turiste sono vulnerabili, facili prede per esperti ragazzotti che spinti dalla fame e dalla povertà fanno di tutto per manipolarle e farle innamorare. L’obiettivo per un beach boys è un regalo in più, un mantenimento e per i più audaci un matrimonio con la bottiglia di latte vuota ormai già riempita durante la vacanza.
Questo tipo di vacanza per molte donne deluse e emarginate è un modo per anestetizzare il tempo e la solitudine, per ritornare giovani, è l’ultima spiaggia dove correre a piedi nudi tirando un aquilone, è un luogo senza specchi dove si ha l’illusione di piacere e di piacersi, è uno spazio senza tempo dove addirittura sembra reale anche la favola che hai sempre sognato.
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